giovedì 22 luglio 2010

la domanda a cui volevo rispondere

Ciao B.A.
Ti guardo a lungo mentre sorvolo di notte il tuo luccichio potente e complicato. Arrivederci mio immaginifico albero di natale disteso a guardare le stelle.
Da quassù, strappo il foglio e ne faccio piccoli pezzi. Sopra vi avevo appuntato “farewell“ – la versione dei fatti, quella a cui credere - “io non voglio amata perché nulla ci leghi che nulla ci unisca”... che è un addio da così lontano.
Ti devo la donna che ho saputo incontrare, ne riporto a casa il sedimento, il segreto che già posseggo e che ancora non so svelare.
E, llegando, voglio dare mucho spazio alla fortuna e così non la sveglierò, non la viaggerò, non le parlerò, non le sorriderò, non l’annuserò, non avrò calma né urgenze. Non la guarderò, né leggerò, né piangerò. Non la sentirò nella bisgia fea del mio stomaco. Non le mentirò e non potrò abbandonarla.
Cosa è stato? Zampe di rana collegate ad elettrodi? O..

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