Salgo le scale ed il passo chiama il profumo, mentuccia selvatica.
E' cominciata così. E non ho più smesso - una frenesia - ho cucinato, di nuovo, ho sentito il profumo, di nuovo. E che c'era da fare?
Il giorno s'era fatto lento, il tempo pesante. Così ho cucinato e letto ed ascoltato la musica di Giuseppe.
L'ho visto scrutare il mare dal terrazzino che guardava casa mia. Casa sua. Arrostito dal sole. Faceva il cuoco, forse, e poi il falegname infine guardava a lungo il mare.
Ha ascoltato la stessa musica e gli è piaciuto il budino di fichi d'india che sono andata inventando ogni volta che me ne portavano.
E poi l'andirivieni in giardino - pietre e terra battuta e profumi. L'origano fresco buono sul pesce spada, sui totani, il basilico che metto dovunque, il prezzemolo la salvia, i capperi le melanzane i pomodori e la cannella..ma quella è un'altra cosa e va nel budino.
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