Attraversare ogni abbandono,
stamparlo nelle retini e scavarlo nel muscolo maggiore,
così a fondo, così a lungo.
Verso, ho levato le braccia, le mie molte,
e le gambe, e salpato l'ancora.
Ho sete dell'occhio e del cuore,
abissi rumorosi,
come le vertigini di questo volo.
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