Ogni essere umano, nel corso della propria esistenza, può adottare due atteggiamenti: costruire o piantare. I costruttori possono passare anni impegnati nel loro compito, ma presto o tardi concludono quello che stavano facendo. Allora si fermano, e restano lì, limitati dalle loro stesse pareti. Quando la costruzione è finita, la vita perde di significato. Quelli che piantano soffrono con le tempeste e le stagioni, raramente riposano. Ma, al contrario di un edificio, il giardino non cessa mai di crescere. Esso richiede l’attenzione del giardiniere, ma, nello stesso tempo, gli permette di vivere come in una grande avventura
Parlo così per colpa della terza età che è quellla che mi trovo a vivere nonostante il mondo dica che non è così, ma solo per tranquillizzare sè stesso...il tempo mi ha insegnato che si sta nella vita in molti modi assumendo diversi atteggiamenti. Imparo, sono nella natura, indomita.
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RispondiEliminaOgni essere umano, nel corso della propria esistenza, può adottare due atteggiamenti: costruire o piantare. I costruttori possono passare anni impegnati nel loro compito, ma presto o tardi concludono quello che stavano facendo. Allora si fermano, e restano lì, limitati dalle loro stesse pareti. Quando la costruzione è finita, la vita perde di significato. Quelli che piantano soffrono con le tempeste e le stagioni, raramente riposano. Ma, al contrario di un edificio, il giardino non cessa mai di crescere. Esso richiede l’attenzione del giardiniere, ma, nello stesso tempo, gli permette di vivere come in una grande avventura
RispondiEliminaParlo così per colpa della terza età che è quellla che mi trovo a vivere nonostante il mondo dica che non è così, ma solo per tranquillizzare sè stesso...il tempo mi ha insegnato che si sta nella vita in molti modi assumendo diversi atteggiamenti. Imparo, sono nella natura, indomita.
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