Nuovamente sogni.
Sogni splendenti, sogni luminosi, sogni sottomarini. Sogni delle mani.
Bene, c'è un ragazzo. La sua mano destra, ossuta, è enorme.
Aggancia la donna scheletro. L'amo si tira le ossa.
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Isola - delfini che parlano - versi rumorosi - in piedi sulla pinna- l'uno di fronte all'altro.
Chiamo con forza: Grazia vieni a vedere!
E poi una porta - per avere accesso devo essere presa per mano.
Un uomo, sorridente, lo fa.
Gli costa il pianto.
Ma ora anch'io so prendere per mano e non mi fa piangere.
Ecco il mio dono: traduco il coraggio.
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