martedì 31 agosto 2010
Costruzioni
Mi sono svegliata così - con l'immagine in movimento - me. Il mio occhio dietro la macchina da presa e queste risate di donne, cambiavano in una diversa al solo cenno della testa, con un gesto, uno sguardo, un afflato..l'una nell'altra.
venerdì 27 agosto 2010
Destinazioni
Addivenni, diventai, giunsi - finalmente - con la mia voce.
Che è argentina, calda, e intensa ed ardita.
E' voce complicata e semplice allo stesso tempo, talvolta la patisco, talaltra mi sorprende.
Teme, come tutte, i colpi di freddo e per questo la curo come so, con l'amore.
Non è arrabbiata, ora, perchè si leva dalla sostanza molle e si culla le parole giuste, si dà un destino.
E che nessuno osi suggerirmi cosa posso e non posso, raccontarmi quale sia la mia condizione, quale il mio male, la mia follia.
Sono la mia stessa prigione e la mia libertà, per scelte, forza d'animo, amori, ardori..
Llegai, si, llegai, ma non tornai.
Seppure questo possa sembrare.
Che è argentina, calda, e intensa ed ardita.
E' voce complicata e semplice allo stesso tempo, talvolta la patisco, talaltra mi sorprende.
Teme, come tutte, i colpi di freddo e per questo la curo come so, con l'amore.
Non è arrabbiata, ora, perchè si leva dalla sostanza molle e si culla le parole giuste, si dà un destino.
E che nessuno osi suggerirmi cosa posso e non posso, raccontarmi quale sia la mia condizione, quale il mio male, la mia follia.
Sono la mia stessa prigione e la mia libertà, per scelte, forza d'animo, amori, ardori..
Llegai, si, llegai, ma non tornai.
Seppure questo possa sembrare.
mercoledì 25 agosto 2010
Tenera perchè madre
Sfido chiunque a passare mezz'ora così e a dire che per le mamme è istinto materno, che è tutta una dolcezza, che è un privilegio.
Provo a riposare, nel dormiveglia, un grido disperato - mammaaaaa!
Mio figlio, quasi sette anni, un diploma alla Silvio D'Amico.
Mammammm - papà ha detto che non devo dormire, devo scendere da lui!!!
E che sei salito a fare allora?
Mmmmaaaa.. ti voglio bene!
Anch'io, vieni e dormi...
Nooooo dormire no!
Scusa, riposati.
Mammmammbellina.. di chi sono queste zizze?
Mie, amore, lo sai - vero - che odio essere toccata, cianciuliata, sputata, inumidita, starnutita?
A meno che tu non sia uno bello, buono, intelligente e ricco e per di più col bicipite tatuato ed abbronzato.
Mammmma - piange disperato - ma è solo il saggio di diploma del secondo anno - voglio stare con te!
Si, ok, ma immobile!
Ma che mamma sono??!
Non gli permetto il contatto fisico, non l'accolgo, ne faccio uno di quegli uomini che le donne non le vogliono vedere neanche di lontano..
E possono solo lontanamente immaginare quello che le donne che pensano di loro.
Amore, vieni vicino a mamma e riposa.
S'avvicina, tira su col naso poi starnuta, si mette un dito nella froge me lo passa addosso, e poi ristarnuta.
Lo guardo e gli dico - divento una belva, non ti conviene!
Mammmammm ti voglio bene, voglio stare con te!
Mi abbraccia. Nell'abbraccio mi stringe il collo e mi preme sulla carotide - ora m'ammmazza - non ce la posso fare.
L'istinto omicida sale, deve intravedere qualcosa nello sguardo perchè s'acquieta.
Uno starnuto e sei finito!
Lo trattiene, mentre si gira dall'altra parte, ormai nel dormiveglia, afferma che tanto lui non dormirà.
Favole - c'era una principessa triste perchè non trovava marito e non poteva avere figli... io, cinque minuti a pensare al bicipite, me li faccio!
Provo a riposare, nel dormiveglia, un grido disperato - mammaaaaa!
Mio figlio, quasi sette anni, un diploma alla Silvio D'Amico.
Mammammm - papà ha detto che non devo dormire, devo scendere da lui!!!
E che sei salito a fare allora?
Mmmmaaaa.. ti voglio bene!
Anch'io, vieni e dormi...
Nooooo dormire no!
Scusa, riposati.
Mammmammbellina.. di chi sono queste zizze?
Mie, amore, lo sai - vero - che odio essere toccata, cianciuliata, sputata, inumidita, starnutita?
A meno che tu non sia uno bello, buono, intelligente e ricco e per di più col bicipite tatuato ed abbronzato.
Mammmma - piange disperato - ma è solo il saggio di diploma del secondo anno - voglio stare con te!
Si, ok, ma immobile!
Ma che mamma sono??!
Non gli permetto il contatto fisico, non l'accolgo, ne faccio uno di quegli uomini che le donne non le vogliono vedere neanche di lontano..
E possono solo lontanamente immaginare quello che le donne che pensano di loro.
Amore, vieni vicino a mamma e riposa.
S'avvicina, tira su col naso poi starnuta, si mette un dito nella froge me lo passa addosso, e poi ristarnuta.
Lo guardo e gli dico - divento una belva, non ti conviene!
Mammmammm ti voglio bene, voglio stare con te!
Mi abbraccia. Nell'abbraccio mi stringe il collo e mi preme sulla carotide - ora m'ammmazza - non ce la posso fare.
L'istinto omicida sale, deve intravedere qualcosa nello sguardo perchè s'acquieta.
Uno starnuto e sei finito!
Lo trattiene, mentre si gira dall'altra parte, ormai nel dormiveglia, afferma che tanto lui non dormirà.
Favole - c'era una principessa triste perchè non trovava marito e non poteva avere figli... io, cinque minuti a pensare al bicipite, me li faccio!
giovedì 19 agosto 2010
Creme brulè
Ogni notte – ogni santissima notte – mi fai risalire dalla sostanza dei sogni – come fossi dolce al cucchiaio. Non importa quale salto, equilibrismo o volo io stia esplorando. Con un unico scatto – molle ed intera – vengo all’assaggio.
martedì 17 agosto 2010
Onda lunga
Non c’è niente che possa fare. Mi fa ballare ancora. Viene quando non te l’aspetti, quando dici: “è passata!”
Decide lei. Allora me ne sto qui. Buona. Tanto lo so che poi ritorna, si fa vento che passa tra i capelli e ti prende le mani. Nell’intreccio, l’odore antico di sentieri tra i capperi, di colori della terra, quella che trema.
Io non mi muovo, tanto mi muove lei.
Decide lei. Allora me ne sto qui. Buona. Tanto lo so che poi ritorna, si fa vento che passa tra i capelli e ti prende le mani. Nell’intreccio, l’odore antico di sentieri tra i capperi, di colori della terra, quella che trema.
Io non mi muovo, tanto mi muove lei.
domenica 15 agosto 2010
Meno uno
Quale sogno stavi facendo? Quale l’ultimo pensiero prima di dormire? Hai mai creduto potesse succedere così? Ricordo, cene allegre e promesse di rivedersi. Mai si dovrebbe indugiare, rimandare, aspettare, lasciare andare…
giovedì 12 agosto 2010
Mare aperto
Sulla panca salvagente la signora accarezza due enormi orecchie da cui spuntano occhi tondi tondi, e brillanti. Il cane più brutto del mondo, non gli toglieresti lo sguardo di dosso.
Il porto è spiaggia nera, cinquanta metri dalla riva e c’è già profondo per un traghetto. Mare aperto. Stanotte ne ho riconosciuto il vociare – quello di chi può permetterselo – dalla mia postazione privilegiata – per terra - nel sacco a pelo un metro e quarantacinque di mio figlio – insieme a lui.
-------
Ora sto seduta. Ho camminato la scogliera veloce, i miei piedi sono bruciati dal sole, massacrati dalle pietre, ma fanno quel passo che c’ho solo io.
Con quello posso andare dove voglio anche se le pietre scottano.
Io, cammino più veloce, nuoto più lontano. E non ho paura, non ho spine di ricci sotto i piedi, come gli altri, mai.
Ho solo sette anni e non so; non ho ancora lo sguardo.
Al massimo voglio arrivare al gozzo, scendere in apnea fino alla stella marina.
“Tuffati e risali, tuffati e risali; questo è il mio mare ed il panino me lo mangio qui nell'acqua, così tocco pure i pesci attorno alle briciole.”
Ancora non è successo niente, guardo il mare e tanto mi basta.. perché questo è il mondo come lo vedi una volta sola nella vita...se sei veramente fortunato.
Il porto è spiaggia nera, cinquanta metri dalla riva e c’è già profondo per un traghetto. Mare aperto. Stanotte ne ho riconosciuto il vociare – quello di chi può permetterselo – dalla mia postazione privilegiata – per terra - nel sacco a pelo un metro e quarantacinque di mio figlio – insieme a lui.
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Ora sto seduta. Ho camminato la scogliera veloce, i miei piedi sono bruciati dal sole, massacrati dalle pietre, ma fanno quel passo che c’ho solo io.
Con quello posso andare dove voglio anche se le pietre scottano.
Io, cammino più veloce, nuoto più lontano. E non ho paura, non ho spine di ricci sotto i piedi, come gli altri, mai.
Ho solo sette anni e non so; non ho ancora lo sguardo.
Al massimo voglio arrivare al gozzo, scendere in apnea fino alla stella marina.
“Tuffati e risali, tuffati e risali; questo è il mio mare ed il panino me lo mangio qui nell'acqua, così tocco pure i pesci attorno alle briciole.”
Ancora non è successo niente, guardo il mare e tanto mi basta.. perché questo è il mondo come lo vedi una volta sola nella vita...se sei veramente fortunato.
venerdì 6 agosto 2010
Oddio!
Alessia?
Emanuele.
Mi vuoi sposare?
Si!
Ahia, mi hai tirato i capelli - non ti sposo più!!
Si, tu mi sposi.
E poi non posso perchè sono fidanzata con raian e non ti sposo.
Ahiaa, i capelli!!
Emanuele, a mamma, non ti vuole, fattene una ragione!
No, ora no, ma io glielo chiedo sempre, tutti i pomeriggi..e faremo un concordato.
Tanto io non mi sposo - e poi lo devi chiedere a raian.
Allora lo chiedo.
Ma sta in vacanzaaaa.
E io tanto lo so dove stanno le vacanze.
Emanuele.
Mi vuoi sposare?
Si!
Ahia, mi hai tirato i capelli - non ti sposo più!!
Si, tu mi sposi.
E poi non posso perchè sono fidanzata con raian e non ti sposo.
Ahiaa, i capelli!!
Emanuele, a mamma, non ti vuole, fattene una ragione!
No, ora no, ma io glielo chiedo sempre, tutti i pomeriggi..e faremo un concordato.
Tanto io non mi sposo - e poi lo devi chiedere a raian.
Allora lo chiedo.
Ma sta in vacanzaaaa.
E io tanto lo so dove stanno le vacanze.
giovedì 5 agosto 2010
Wall-e
Invitami nella tua casa – quella nascosta.
Con le lampadine accese ed i vecchi musical
le immagini - i pezzi che nessuno vuole - raccolti per strada.
Ora, non servono a niente, ma non si sa mai.
Come potresti non piacermi?
Amo quando fai la ruota,
quando fai il cubo di roba,
e con occhio furbo e soddisfatto dici: “tataaa!”
Rido, rido di gusto, rido della vita.
Eve
Con le lampadine accese ed i vecchi musical
le immagini - i pezzi che nessuno vuole - raccolti per strada.
Ora, non servono a niente, ma non si sa mai.
Come potresti non piacermi?
Amo quando fai la ruota,
quando fai il cubo di roba,
e con occhio furbo e soddisfatto dici: “tataaa!”
Rido, rido di gusto, rido della vita.
Eve
mercoledì 4 agosto 2010
La pelicula de nicola
C'ho quasi sbattuto contro, era destino, lo ominoso.
E' il terzo giorno che giro qua dentro, Pao è con me, abbiamo chiacchierato a lungo con un gruppo di artisti del barrio joven - sezione giovani - ci siamo bevute insieme una bottiglietta di chandon - che chissàperchèsichiamacosì - ed io entro in questa saletta dove si proietta un trailer.
la peliculadenicola.
E così sono venuta - finalmente a te - a parlare con te.
Ciao double.
Ciao.
Come è possibile che tu sia reale?
Come ha potuto un'altra da me farti così somigliante?
Sono vera? Corrispondo?
Si!
Ti ha fatta - perchè?
Per esistere, per trasportarsi e per l'inevitabile.
--
http://www.lapeliculadenicola.com.ar/
E' il terzo giorno che giro qua dentro, Pao è con me, abbiamo chiacchierato a lungo con un gruppo di artisti del barrio joven - sezione giovani - ci siamo bevute insieme una bottiglietta di chandon - che chissàperchèsichiamacosì - ed io entro in questa saletta dove si proietta un trailer.
la peliculadenicola.
E così sono venuta - finalmente a te - a parlare con te.
Ciao double.
Ciao.
Come è possibile che tu sia reale?
Come ha potuto un'altra da me farti così somigliante?
Sono vera? Corrispondo?
Si!
Ti ha fatta - perchè?
Per esistere, per trasportarsi e per l'inevitabile.
--
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