domenica 22 dicembre 2013

Loss song




Mi sono sentita un lungo smarrita.
Mai ora.
Non ho perso la via
I sensi, l'animo, la Memoria, la ragione, la speranza,
la roba.
Il mio occhio non si offusca.
Il mio sguardo ha cambiato
il taglio.
L'errore è possibile
praticabile
non s'oppone,
invincibile non è.
-
Non ho mai pensato il mio amore mi avrebbe lasciato
Non ho mai pensato che il mio amore mi avrebbe lasciato
Fino a quella mattina, quando è venuto
Si sedette e mi sono seduta accanto
Era, poi i nostri problemi sono iniziati
Oh amore è piacevole e l'amore è prendere in giro
E l'amore è un piacere, quando tutto è nuovo
Ma l'amore cresce e cresce molto più freddo
e svanisce come la rugiada del mattino
C'è una taverna in città 
E c'è il mio amore che va e si siede
Prende una ragazza bruna sulle ginocchia
E le dice quello che mi disse una volta
C'è un merlo che si siede su albero 
Alcuni dicono che è cieco e non può vedere
Alcuni dicono che è cieco e non può vedere
E così è il mio falso amore per me
Vorrei che mio padre non avesse mai fischiato
Vorrei che mia madre non avesse mai cantato
Vorrei che la culla non mi avesse mai scosso
Ah se l'amore fosse morto quando ero giovane!

venerdì 20 dicembre 2013

Dire a chi?


 
“Nella mia breve infanzia non ricordo alcun momento lieve né vera spensieratezza. Tutto pesava gravemente…Prendere tutto tra le braccia. Controllare tutto. Reprimere tutto. Dire a chi? Rimettersi a chi? Con chi condividere l’aria troppo dolce, l’odore funebre delle margherite, l’eco dei treni che già collegavo all’idea di allentamento, di separazione…
Non è la stessa cosa dire che un treno passa o appoggiare i gomiti per ascoltare quel rumore che mi stringe il cuore da sempre.
È per questa ragione forse che i cattivi maestri mi dicevano che ero disordinata. Avrebbero dovuto chiedermi perché quel rumore del treno evocava in me un tale strazio.
Era il loro compito. Avrebbero dovuto farlo. Avrebbero dovuto farmi le vere domande. Questa parte segreta della mia infanzia rimane come un campo di solitudine. Così sciolta.

Non avrò tregua finché questo campo non sarà seminato di tutte quelle parole censurate nella mia infanzia” .
(Francoise Lefèvre, Il Piccolo Principe Cannibale, Franco Muzzio Editore, Padova 1993)
--
Con chi condividere l'aria troppo dolce, l'odore funebre delle margherite?
Non ricordo di treni che mi facciano stringere il cuore...
solo una nostalgia di libertà, di naturalezza.
Cosicché anch'io non avrò tregua!

mercoledì 18 dicembre 2013

Ehh eHh hA! Eehh HA HA.



When Memory is full
Put on the perfect Lid -
This Morning's finest syllable
Presumptuous Evening said
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Quando la Memoria è piena
Mettici un Coperchio perfetto -
Questa finissima sillaba del Mattino
La disse la presuntuosa Sera

 Saw that the Flake was on it
But plotted with Time to dispute -
"Unchanged" I urged with a candor
That cost me my honest Heart -But "you" - she returned with valor
Sagacious of my mistake
"Have altered - Accept the pillage
For the progress' sake"
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Vidi che un candido Fiocco era là
Ma m'inventai di disputare col Tempo -
"Immutata" affermai con un candore
Che mi costa l'onestà del Cuore -
Ma "tu" - rispose con ardore
Conscio del mio errore
"Sei cambiata - Accetta il saccheggio
Per la causa del progresso"

Emily Dickinson
   -
   

martedì 17 dicembre 2013

la lezione delle veggenze

il colore della mia pelle è il colore della stanchezza,
del tempo che passa
e che stanchezza...
perché il selvatico, lo spontaneo, l'incolto, non vanno piegati, ma conosciuti.

lunedì 16 dicembre 2013

Collegamenti, a volte funzionano...


Prova a sbagliare fermata ed a chiedere ma per...?
- era 12 km fa.
- Non me ne ero accorta, dove avevo la testa?
- Ai 16 anni! sarà consentito qualche volta?
- e chi lo sa... se è meglio esser saggi o scemi.
--
Propendo per entrambe le possibilità, a seconda dei casi.
Sarà che ho visto molti film dei fratelli Cohen, che ho letto libri e poesie, che ho avuto un figlio ed ho giocato, che danzo, altroché!
Ed ho molto vissuto.
No, dico...
vissuto!

giovedì 12 dicembre 2013

Nefesh

una bella conferenza di Recalcati... me ne interessano pezzi:
"l'abbandono assoluto... quando un grido nessuno l'ascolta,  resta un grido.
Un urlo che risuona nel vuoto.
Se nessuno è in grado di rispondere, la vita si ammala, la vita del corpo si ammala.
La vita diventa viva quando qualcuno risponde e dice: il tuo non è un grido, il tuo è una domanda, mi chiedi di essere vicino a te nella notte..."
L'incontro con la notte - senza troppa angoscia - avviene solo quando qualcuno risponde al grido e ci permette di non precipitare.



Il corpo umano è una domanda di presenza presente dell'altro - se tu parli è la luce..
la vita umana si nutre di parole e la parola che conta di più è la parola dell'ascolto...il desiderio umano è di essere nutriti da un altro desiderio - di parole, di altra presenza.

mercoledì 11 dicembre 2013

T'ingombrano, ma se ti metti le scarpe giuste...



Tu sei come una terra
che nessuno ha mai detto.
Tu non attendi nulla
se non la parola
che sgorgherà dal fondo
come un frutto tra i rami.
C'è un vento che ti giunge:
cose secche e rimorte
t'ingombrano e vanno nel vento.
Membra e parole antiche.
Tu tremi nell'estate.
Cesare Pavese

martedì 10 dicembre 2013

Orvietana

La  mia bisnonna Filomena era originaria di Orvieto. Io la ricordo canuta, silenziosa - aveva avuto un ictus e non parlava più - seduta in poltrona. Un sorriso dolce. Era vecchia vecchia.
Stamattina io mi sento così: vecchia.
Devo dire che ho molto lavorato alla mia vecchiaia e che comincio ad apprezzare i risultati.
 

"Le cose del passato vengono sole;
il soffio delle cose senza nome,
senza vita, senza ombra.
Sorgono dagli sterpi
del tempo, dal velluto
delle cose marcite,
escono da una scorza
nuda e incavata: e volano
le libellule, intorno.
Le tristezze d'un tempo,
d'una vita lontana,
le conosco. Non tutte.
Alcune le ho scordate.
Ho freddo..."
Tudor Arghezi

lunedì 9 dicembre 2013

l'organo del pensiero - il respiro



Da Maniera nera, inedito. Marco Giovenale

Cammina / ha
specchio alto avanti:
ci vede sé (se) non vede
dove corre scorre preso / il
disequilibrio
lo tiene

sabato 7 dicembre 2013

Diaframma dicevano i greci

Cosa credi che io ami la tua anima?
Amo il tuo corpo, i tuoi fianchi, i piedi, le mani, i seni, l'angolo della bocca, gli occhi, i capelli.
Il nome, poi,  l'anima poi: sono il corpo appena giace nella tomba.

venerdì 6 dicembre 2013

Zitella, sola!




Ritornano temi già trattati, ma mi pare di capire sia sempre così.
Vado nella vita con quello sguardo del vestito nero nel labirinto, per non perdermi.
Sono le ore, ovvero ciò che si diventa, che si avviene: Signore sono morta!



always the years between us, always the years, always the love, always the hours.

mercoledì 4 dicembre 2013

Che farò senza Euridice?



Bastano 3  minuti  circa del filmato e poi io andrei a quest'altro che guarderei tutto



Siamo donne e uomini e ragni, e nuvole, e acqua che corre,
spiga, mandala, natura
e incedere ordinato,
e compostezza,
e, grazia all'unisono
e morte.
--
alla fine del film Saramago dice: Pilar, encontramos nuestro sitio.
Ce l'abbiamo un luogo per quando non ci saremo e vorremo incontrarci?
E vorremo incontrarci?
E sennò l'abbiamo preparato per tempo un addio, come si conviene?
Mi hai messo un battito nel cuore: era il tuo ed era anche il mio.
Ti guardo e mi viene da ridere...
sento la tua voce e mi viene da ridere...
--
e c'ha ragione Philip Roth:
“L’unica ossessione che vogliono tutti: «l’amore». Cosa crede, la gente, che basti innamorarsi per sentirsi completi? La platonica unione delle anime? Io la penso diversamente. Io credo che tu sia completo prima di cominciare. E l’amore ti spezza. Tu sei intero, e poi ti apri in due.””

lunedì 2 dicembre 2013