sabato 9 novembre 2013

Santa notte dei desideri

Grazie fra.
Notte fra.
Sono qui - in questo cielo d'autunno, né troppo freddo né troppo caldo.
Davanti alla casa silvestre e posso sentire nettamente le voci di antenati.
Ulivi, e questa casa con il suo muro speciale, con la parola muro scritta in greco dal nonno.
Così forse è più solido.
Da stasera parte la costruzione del muro a secco, basso.
Intanto, non lo so fare. Dovrò imparare.
Imparo sempre da sola. Questo è un vero peccato, perché è bello imparare insieme.
Sotto gli ulivi la terra è d'argilla e camminare sull'argilla è un po' come camminare sugli scogli.
In questo sono brava.
Non so niente del piantare, non so niente dell'aspettare veramente, non so niente di ulivi, di orto, di cicli lunari.
Ma sono quasi pronta.
Dovrei prendere le cose e trasformarle in movimento, in energie e viaggio. Scrive Fossati:
"E non si regala l'intelligenza e la compagnia e non è il caso di aspettare,  mai più."

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