mercoledì 19 ottobre 2011

Ziodà...

ma tu sai che da sempre ho una attrazione fatale per le sepolture, gli scolatoi, i monaci e le monache lasciate a mummificare... i manifesti di morte, i misteri della pasqua, le processioni della passione.. e di tutti i tipi, strusci, sepolcri, morticelli..????
Sarà che da piccola la signora con cui sono cresciuta, ogni giorno, faceva due tappe: il cimitero ed il mercato.
Si faceva una breve passeggiata fin sotto l'Arco: sotto c'erano le vespe a tre ruote. Ti ci infilavi dentro ed erano piccole ed accoglienti, a misura di bambina e di vecchiarella bassina e panciuta, passo lento e risata contagiosa; due orecchini d'oro con una foglia piccola piccola, contadini.
I capelli erano già grigi, tagliati a caschetto portati dietro le orecchie con due sbuffi che venivano avanti.
Arrivavamo al cimitero e s'andava a trovare i nonni, i genitori, le sorelle e poi il milite ignoto; che c'era un fratello morto in un sottomarino: ufficialmente disperso.
Si compravano i crisantemi, i garofani ed i fiori di campo e si andava su per delle scale ripide, in bilico, a cambiare l'acqua ed i lumini.
Poi, si diceva l'ultimo eterno riposo e tornavamo verso l'Arco. Guardavo indietro, mentre si saliva, il fiume, allontanarsi.
Capolineaaa!!!
Di nuovo, con passolento si andava ai vicoli, alle scalette strette e giù al mercato.
Era un posto disordinato ed ordinatissimo allo stesso tempo: un posto preciso.
Grazie per l'articolo mi sono commossa e mi ha consolata nel mio sentire...
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o barco

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