domenica 29 maggio 2011

Fillus de anima

(...) lei giocava da sola per terra a fare una torta di fango impastata di formiche vive, con la cura di una piccola donna. Muovevano le zampe rossastre nell'impasto, morendo lente sotto i decori di fiori di campo e lo zucchero di sabbia. Nel sole violento di luglio il dolce le cresceva in mano, bello come lo sono a volte le cose cattive.
Accabadora - Michela Murgia
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E poi ce ne sono, di cose cattive, che non possiedono alcuna levità, nè bellezza.
Le ho fatte entrare dalla porta principale, accomodare.
Se vanno con la giustezza dei gesti, con il tempo e la pietà.
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come se sapessi già che cosa c'è
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A Michela Murgia, io le voglio bene come ad una sorella. La sua scrittura ed i suoi temi ce li ho stampati nel mio dna!

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