Che io mi riposo e sogno...
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Non c'erano istruzioni - ma il patto era: senz'occhi!
Io, senza, sono andata. A vivere il rintocco, nel silenzio.
Ora risalgo all'intorno rumoroso - alzo dal cuore il belato - non so conoscerlo, nè dargli un tempo, che un canto così non l'avevo mai fatto.
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Sulla gamba destra mi è nato l'orto - sopra broccoli - sotto, nell'incavo del ginocchio, melanzane e.. melanzane, anche sopra. Non sapevo toccarle - finchè.. non tocco. E queste cadono - cadono tutte - senza dolore - si sgonfiano e giacciono, per terra.
Nella stanza - invitata - leggile, amore - su fogli piccoli - parole semplici - e cancellature, e un bacio.
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Ho sognato di essere madre - di dover andare al posto assegnato, senza capelli. Mi avvolgo nel vestito a pois e, senza capelli, mi do.
I miei figli - uomo e donna - mi seguono.
C'è quell'orribile blu - figlia, non hai scampo! Lo so, vedo il volto di madre - diafano - farsi la morte negli occhi.
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