T'informo che alle volte il mondo è nuovo.
T'informo che ho saperi inusitati, su alberi
e su foglie, e sui cartoni lasciati dai dormienti,
e sugli spazi là intravisti all'alba.
T'informo pure che dimentico e ricordo,
che ho mani nascoste nelle tasche.
T'informo, inoltre, che - appena ieri -
indifferente andavo per burrasche.
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E, pure, dico "grazie" a quel poco
di luce originaria, a quel che vedo
e che ieri vedevo. Calmo, rientro
nei possessi che l'occhio raduna.
E. De Lea