domenica 29 settembre 2013

Assenze e perdimenti



"... persona di sentimenti, nell'assenza mi trasformo in creatura di passioni, giacché la mia anima è passionale, e l'assenza è il paese dell'anima."
 Marina Cvetaeva, in "Paese dell'anima".

E 'stato solo dopo la guerra,
con una piccola palla che aveva sofferto.
su una pista di miseria,
erano due, una scoperta
Tra le macerie hanno ballato
con questa piccola pallina che si chiamava ...
Chiamata ...
di nome ...
di nome ...

Non mi ricordo
il nome della palla perduta.
Quello che mi ricordo...
che questi erano gli amanti
che non sembravano aver nulla intorno a loro.
Erano sconsideratamente
mossi dai loro gesti,
Così che importanza
ha il nome della palla perduta?
Non mi ricordo
il nome della palla perduta.
Quello che mi ricordo...
che erano felici
Gli occhi negli occhi.
Ed è stato ...
Ed è stato ...

Hanno bevuto dallo stesso bicchiere,
Ancora senza gli occhi.
Erano le stesse parole,
Per essere sempre, sempre felici.
Tra le macerie si sorrisero
in questa piccola pallina che si chiamava ...
Chiamata ...
di nome ...
di nome ...

E poi quando il fisarmonicista
si è fermato, hanno lasciato.
La notte stava cadendo sulla pista,
le macerie e la mia vita.
Ero diventato molto triste
questa piccola palla che era chiamata,
chiamata ...
di nome ...
di nome ...

Non mi ricordo
il nome della palla perduta.
Quello che mi ricordo
che questi erano gli amanti...
che non sembravano avere nulla intorno a loro.
E c'era come luce,
con loro in strada,
un così grande affare.
Il nome della palla perduta.
Non mi ricordo
il nome della palla perduta.
Quello che ricordo
è che era felice
gli occhi negli occhi.
Ed è stato ...
Ed era.
--
in questi giorni arrivano notizie e cronache personali su quanto fatto "nel paese della cicuta". Umanamente è un dolore sottile quello che mi attraversa, ma con Aminio penso a sabotaggi emotivi...penso anche ad uscire dalla logica della risoluzione: "Semplicemente c'è un paesaggio inoperoso come i calanchi e questo paesaggio adesso ci sembra un luogo in cui raccogliersi e provare qualche attimo di bene"
Franco Arminio - Geografia commossa dell'Italia interna

martedì 17 settembre 2013

Quello che ha potuto il sentimento...




Tornare a diciassett'anni
Dopo aver vissuto un secolo
È come decifrar segni
Senza essere un dotto sapiente.
Tornare ad essere, all'improviso,
Fragile come un istante,
Tornare a sentir tutto dentro
Come un bimbo di fronte a Dio.
Questo è quel che io sento
In questo momento fecondo.

S'aggroviglia, s'aggroviglia
Come l'edera alla parete
E germoglia, germoglia
Come il muschio sulla pietra,
Come il muschio sulla pietra, eh, sì.

Il mio passo è andato indietro,
Mentre il vostro sta andando avanti,
L'arca dell'alleanza
E' entrata nel mio nido
Con tutto il suo arcobaleno
Mi ha passeggiato per le vene,
E financo la dura catena
Con cui ci lega il destino
E' come un diamante fino
Che m'illumina l'anima serena.

S'aggroviglia, s'aggroviglia
Come l'edera alla parete
E germoglia, germoglia
Come il muschio sulla pietra,
Come il muschio sulla pietra, eh, sì.

Quel che può il sentimento
Non lo ha potuto il sapere
Né il cammino più illustre,
Né il più vasto pensiero;
Tutto cambia al momento,
Come un mago accondiscendente
Ci allontana dolcemente
Da rancori e violenze,
Solo l'amore con la sua scienza
Ci rende tanto innocenti.

S'aggroviglia, s'aggroviglia
Come l'edera alla parete
E germoglia, germoglia
Come il muschio sulla pietra,
Come il muschio sulla pietra, eh, sì.

L'amore è un turbinìo
Di purezza originale,
Persino un feroce animale
Sussurra il suo dolce trillo,
Trattiene i pellegrini,
Libera i prigionieri.
L'amore con le sue cure
Il vecchio lo fa tornar bimbo,
E il malvagio, solo l'affetto
Lo cambia in puro e sincero.

S'aggroviglia, s'aggroviglia
Come l'edera alla parete
E germoglia, germoglia
Come il muschio sulla pietra,
Come il muschio sulla pietra, eh, sì.

E come per un incanto
La finestra s'è spalancata,
Entra l'amore col suo manto.
Come un tiepido mattino;
Al suono di bella diana
Fece spuntar il gelsomino,
Volando come un serafino
Il cielo lo ha ingioiellato,
E i miei anni, a diciassette
Li ha fatti tornare un cherubino.

S'aggroviglia, s'aggroviglia
Come l'edera alla parete
E germoglia, germoglia
Come il muschio sulla pietra,
Come il muschio sulla pietra, eh, sì.

mercoledì 11 settembre 2013

e dice per questa volta no

altre cose spiegate 

come pettinare una spiaggia 
come aspettare che passi una guerra 
come lasciarsi fare dall'abbraccio 
(la sopravvivenza che abbraccia la vita 
e dice per questa volta no) 

11.9.09
di Stefano Colangelo